La trasformazione digitale nei trasporti – Situazione, sfide e proposte della UE
Joint Research Centre (JRC), the European Commission’s
Questo articolo trae spunto dal documento “Digital Transformationin Transport, Construction, Energy, Government and Public Administration
Trasformazione digitale nei trasporti: Introduzione
Trasformazione digitale nei trasporti, costruzioni, energia, governo ed amministrazione pubblica: nel 2019 il “The European Commission’s science and knowledge service”, il servizio scienza e conoscenza dell’Unione Europea, ha prodotto il rapporto “Digital Transformation in Transport, Construction, Energy, Government and Public Administration”, , che fornisce un’analisi della trasformazione digitale nella principali aree socio economiche della nostra società.

Il report analizza approfonditamente le relazioni e i profondi cambiamenti che stanno avvenendo in ogni settore dell’economia e della società a seguito dell’adozione, dell’implementazione e dell’integrazione delle tecnologie digitali. Le tecnologie digitali stanno avendo un impatto crescente sul modo di vivere, di comunicare, di muoversi, di lavorare e, soprattutto, sull’interazione sociale di una quota crescente della popolazione, anche se in alcuni paesi tale quota è minore rispetto ad altri.
La Trasformazione digitale diventerà un’area strategica per i prossimi decenni, sia a livello culturale che economico. Per questo vi è un’impellente necessità a livello politico di identificare, affrontare e vincere le sfide attuali e future per l’economia e la società. Riferendosi alla parte relativa ai trasporti, il rapporto presenta prima una panoramica sulla trasformazione digitale nei trasporti dei Paesi UE, compresi i fattori positivi e le barriere alla sua implementazione, per poi valutarne gli impatti economici e sociali e concludendo con una road map suggerita per la ricerca futura e il decisore politico.

L’importanza della trasformazione digitale per il futuro dell’Europa e di comprenderne le implicazioni
Le tecnologie digitali sono diventate il fondamento di tutti i sistemi economici e sociali moderni innovativi.
Nel documento di riflessione della Unione Europea del 2017 su “Sfruttare la globalizzazione”, la digitalizzazione è menzionata come una delle principali questioni che influenzano la globalizzazione nel 2025, interessando tutti i settori dell’economia a livello globale (guarda un video descrittivo).
Questo individua una sostanziale differenza rispetto agli sviluppi tecnologici del passato, che tendevano a interessare un settore specifico a un tempo, rendendo possibile la ricerca dei lavoratori da altri settori. Tuttavia, questa volta gli effetti probabili sull’economia che sulla società siano più profonde perché della loro natura globale e intersettoriale. Infatti, oltre alla trasformazione diretta dei settori economici, la digitalizzazione può cambiare la società influenzando il modo di vivere, la comunicazione e l’interazione sociale in proporzione crescente della popolazione.
Le conseguenze della trasformazione digitale influenzano quindi quasi tutte le politiche europee. La trasformazione digitale nei trasporti, nelle costruzioni e nell’energia potrà essere il fulcro di una politica strategica per i prossimi anni. Per esempio, la sua importanza per il futuro dell’Europa è stata riconosciuta dal Unione Europea nel bilancio pluriennale di maggio 2018 proposta per l’Unione Europea per il periodo 2021-2027 includendo un aumento di quasi 9 volte degli investimenti in la trasformazione digitale e reti per raggiungere i 12 miliardi di euro.
IL programma dell’Europa digitale stimolerà gli investimenti in: supercalcolo, intelligenza artificiale, sicurezza informatica, competenze digitali avanzate e garantendo un ampio uso delle tecnologie digitali in tutta l’economia e la società, anche attraverso i poli di innovazione digitale. Il suo obiettivo è migliorare la competitività dell’Europa nell’economia digitale globale e raggiungere la sovranità tecnologica. Lo farà implementando e sviluppando nuove tecnologie digitali, al fine di supportare la trasformazione digitale nei trasporti che garantirà servizi pubblici di alta qualità a vantaggio dei cittadini e delle imprese.
L’Europa digitale integrerà altri programmi dell’UE, come Horizon Europe per la ricerca e l’innovazione con un budget da 100 miliardi di euro, che potranno riguardare anche la trasformazione digitale nei trasporti,

Ed inoltre il programma CEF – Meccanismo per collegare l’Europa per le infrastrutture anche digitali. In questo programma identifica l’Intelligenza Artificiale (AI), Cybersecurity e High Performance Computing come aree strategiche per l’Europa. Si vede qui una stratta connessione che permetterò di attuare la trasformazione digitale nei trasporti.

Lo sviluppo delle tecnologie AI in particolare è riconosciuto come uno dei più importanti fattori abilitanti, trasformando sempre più ogni aspetto della società, e meritando quindi un focus specifico all’interno del più ampio portata degli sviluppi la trasformazione digitale, come affrontato in due comunicazioni sulla strategia europea per l’IA pubblicate da Commissione in aprile e dicembre 2018 (European Commissione, 2018).
La trasformazione digitale nei trasporti sta già avendo un impatto profondo e con velocità crescente: e c’è un bisogno urgente identificare e affrontare le sfide attuali e future per l’economia e la società, valutandone l’impatto e identificando le aree che richiedono un intervento politico.
La trasformazione digitale nei trasporti
Considerazioni generali ed introduttive sulla trasformazione digitale nei trasporti
Le Tecnologie Digitali, insieme alla facilità di connettività ed ai social media, stanno attualmente trasformando il concetto tradizionale di mobilità: le nuove tecnologie aggiungono nuovi metodi di interazione con gli utenti, e possono influenzare significativamente la mobilità delle persone e i servizi di trasporto merci.
Nuove piattaforme on-line dedicate alla logistica, i servizi di car- pooling e car-sharing, la condivisione di biciclette stanno facendo affacciare nuovi servizi di mobilità fino a pochi anni fa inimmaginabili, tutto grazie alla capacità di analisi di dati in tempo reale, su posizione e condizioni del traffico.

Per approfondire leggi anche l’articolo sul trasporto Pubblico Locale, elaborato da Francesco Barbaccia.
Se desideri approfondire i temi della trasformazione digitale nei trasporti partecipa al webinar gratuito organizzato da Istituto CREVIT in collaborazione con CIFI ed ANAV.

Veicoli connessi ed automatizzati
La trasformazione digitale nei trasporti si realizza anche con applicazione ai veicoli, che stanno diventando sempre più intelligenti perché connessi in tempo reale, automatizzati, aiutati dall’intelligenza artificiale (AI) e dello sviluppo di Internet of Things (IoT). L’avvento dei veicoli connessi e automatizzati con capacità di rilevamento e comunicazione wireless avanzate già si prefigura come lo standard nel trasporto privato proiettato all’anno 2050. I veicoli connessi ed automatizzati contribuiranno ad aumentare l’efficienza, l’economicità e, soprattutto, la sicurezza dei trasporti grazie alle funzioni di ottimizzazione dei flussi di traffico sulle infrastrutture e sull’utilizzo del trasporto pubblico, promuovendo soluzioni di trasporto multimodale.
Negli altri modi di trasporto (ferroviario, aereo e marittimo) la connettività e automazione parziale sono già disponibili in diverse forme e hanno contribuito a far guadagnare la fiducia dei passeggeri.
Nell’aviazione, l’automazione ha cambiato i ruoli del personale di volo, facendo diventare i piloti dei manager strategici, e del personale di terra, facendo diventare i controllori del traffico aereo dei supervisori dei sistemi automatici di gestione del traffico aeroportuale.
L’esercizio automatico dei treni è molto utilizzato nei sistemi metropolitani in Europa e nel mondo e ne è prevista l’ulteriore espansione nelle principali linee ferroviarie, che comunque hanno la possibilità di utilizzare sofisticati sistemi di controllo della marcia del treno (in Italia il 100% delle linee di Rete Ferroviaria Italiana presenta un sistema di controllo tra ERTMS, SCMT, SSC)

Dalla proprietà personale alla proprietà condivisa
Parallelamente allo sviluppo delle tecnologie digitali innovative, al fine di attuare la trasformazione digitale nei trasporti è importante e fondamentale il cambio di mentalità in atto relativo all’uso della mobilità stradale. Si sta passando dal concetto tradizionale di auto di proprietà tradizionale a quello di uso dell’automobile condivisa, in una logica di soluzione di mobilità a consumo. Una stessa auto, ad esempio utilizzata dal lunedì al venerdì per andare a lavorare da una persona, può essere condivisa con un’altra persona che fa uso dell’automobile solo nel fine settimana per relax.
La mobilità condivisa è richiesta dalle persone per ridurre i costi di possesso ed utilizzo della vettura, da una maggiore coscienza sociale (sharing economy) ed ambientale ed è favorito dalle amministrazioni pubbliche che ne beneficiano in termini di riduzione dell’inquinamento, degli spazi da destinare alla sosta dei veicoli, dei minori costi sociali.

Rimane comunque ancora molto diffusa la mobilità automobilistica basata sulla proprietà personale motivata da aspetti senz’altro importanti e rilevanti come l’alto valore dato dalle persone alla propria autovettura, l’affidabilità e l’accessibilità di un mezzo di proprietà. Sono tutti aspetti che vanno tenuti in considerazione nella scelta delle persone, non solo il rapporto costo-efficacia.
La trasformazione digitale nei trasporti può anche contribuire allo sviluppo della mobilità privata per il servizio a richiesta che potrebbe integrare le reti di trasporto collettive nelle aree in cui quest’ultime non sono convenienti per funzionare (ad esempio in campagna, nelle zone semiperiferiche ma anche in periodi di bassa stagione e nelle ore di morbida notturne). Questa modalità potrebbe avere un impatto molto positivo sul trasporto collettivo, in quanto consente di risparmiare denaro e risorse che possono così essere dedicate a migliorare il funzionamento del trasporto collettivo nelle aree centrali delle città.
La trasformazione digitale nei trasporti ha portato anche ad una rivoluzione nella logistica, nei processi di produzione e fornitura di servizi. Nuove forme più sostenibili di consegna di merci (ad es. servizi di consegna basati su biciclette) stanno diventando alternative valide per l’ultimo miglio nella consegna delle merci. Ma si stanno affacciando anche i robot di consegna, la cui tecnologia sta facendo passi da gigante.

Non finiasce qui la trasformazione digitale nei trasporti: sempre per la consegna delle merci nell’ultimo miglio, molte aziende stanno investendo anche nei droni aerei che stanno rappresentando oggi una valida alternativa nelle aree rurali e suburbane. Si deve ricordare, nei casi a guida autonoma, che l’evoluzione non deve essere solo a livello tecnico ma anche a livello legislativo, al fine di permettere che dei mezzi di trasporto viaggino senza conducente presente a bordo su infrastrutture non a guida vincolata.

Trasformazione digitale ed elettrificazione dei trasporti
L’elettrificazione coordinata con la trasformazione digitale nei trasporti può contribuire in modo efficace ad interrompere la dipendenza dai trasporti dal petrolio riducendo l’emissione di gas serra. Il funzionamento delle reti di trasporto, attuato con l’uso della tecnologia digitale per la gestione della rete e del traffico, può essere fortemente ottimizzato.

Sfide e barriere alla diffusione della trasformazione digitale
Le sfide
Non è mai facile prevedere lo sviluppo futuro del sistema di trasporto, e questo è vero indipendentemente dal fatto che ci siano nuove tecnologie di trasporto, nuovi approcci alla mobilità, cambiamenti della domanda, ecc. Molte delle caratteristiche dei sistemi di trasporto odierne non esistevano solo pochi anni fa. Società di servizi per la mobilità privata per il servizio a richiesta, tipo Uber o Lyft, utilizzano piattaforme online per connettere passeggeri e autisti che utilizzano o i loro veicoli personali, non esistevano 10 anni fa mentre attualmente servono decine di milioni di viaggi ogni giorno.
È chiaro da quanto sopra che l’applicazione della trasformazione digitale nei trasporti sta rappresentando e rappresenterà un dirompente passaggio a una nuova era di sistemi di trasporto.
Di fatto, ci sono problemi pratici come la raccolta dei dati o politici e legislativi relativi alla gestione della privacy e alla sicurezza informatica che devono essere affrontate attraverso un quadro politico appropriato, integrato con le azioni di ricerca e sviluppo e lo sviluppo di standard a livello europeo, per garantire la circolazione di persone e merci in tutta l’Unione Europea.

Le barriere
Per attuare la trasformazione digitale nei trasporti però esistono anche delle barriere: sono di tipo tecnologico, sociale e legislative, da abbattere. Per le tecnologie che non hanno raggiunto la maturità (es. tecnologie hyperloop) la mancanza di una standardizzazione può portare a sviluppi di soluzioni poi non interfacciabili ed integrabili. In ogni caso vi sono importanti progetti di ricerca finalizzati a promuovere la tecnologia Hyperloop, ad esempio nel settore ferroviario. Se intendi approfondire guarda il webinar di Shift2Rail.
Gli aspetti legali relativi alla guida senza conducente devono essere affrontati con lungimiranza, al fine di favorire lo sviluppo oggi e definire soluzioni che non saranno obsolete domani. La sfida per i legislatori è il bilanciamento della necessità di tecnologia e di favorire i vantaggi del progresso con la salvaguardia dei diritti fondamentali e con la tutela e la sicurezza dei cittadini.
Trasformazione digitale nei trasporti: I passi dell’Unione Europea
L’Unione Europea sta puntando molto sulla trasformazione digitale nei trasporti e sta prendendo decisioni importanti procedendo a passi concreti.
Nel 2016 ha lanciato la “Cooperative Intelligent Transport Systems” (C-ITS) per promuovere appunto la mobilità cooperativa, connessa e automatizzata.
In ogni modalità di trasporto, già oggi i veicoli sono hanno dispositivi connessi. Tuttavia, in un futuro molto prossimo interagiranno sempre più direttamente tra loro e con l’infrastruttura stradale (questa interazione è già molto avanzata nel settore ferroviario). Questa interazione rappresenta l’area dei Sistemi di trasporto intelligenti cooperativi (C-ITS), che consentiranno agli utenti della strada e ai gestori del traffico di condividere le informazioni e utilizzarle per coordinare le loro azioni.
Questo elemento cooperativo – abilitato dalla connettività digitale tra veicoli e tra veicoli e infrastrutture di trasporto – dovrebbe migliorare significativamente la sicurezza stradale, l’efficienza del traffico e il comfort di guida, aiutando il conducente a prendere le giuste decisioni e ad adattarsi alla situazione del traffico. Ciò rappresenta davvero la sfida per la trasformazione digitale nei trasporti.
A maggio 2017 la Commissione ha introdotto TRIMIS “The Transport Research and Innovation Monitoring and Information System“ lo strumento di supporto analitico per l’istituzione e l’attuazione dell’Agenda strategica per la ricerca e l’innovazione nei trasporti (STRIA) permettendo così alla Commissione Europea di mappare gli sviluppi tecnologici e le capacità di ricerca e innovazione nel settore dei trasporti, nonché per monitorare i progressi rispetto agli obiettivi fissati per tutti i settori dei trasporti.
STRIA integra 7 aree tematiche di ricerca sui trasporti:
- Trasporti cooperativi, connessi e automatizzati;
- Elettrificazione dei trasporti;
- Progettazione e produzione di veicoli;
- Energia alternativa a basse emissioni per i trasporti;
- Sistemi di gestione della rete e del traffico;
- Mobilità e servizi intelligenti;
- Infrastruttura.

Nel maggio 2018, l’Unione Europea ha presentato il “terzo pacchetto della mobilità” con lo scopo di far beneficiare ai cittadini di un traffico più sicuro, con veicoli meno inquinanti dalle soluzioni tecnologiche più avanzate, ottenendo anche il sostegno e l’aumento della competitività dell’industria delle nazioni dell’Unione.
Particolare attenzione è focalizzata sulla mobilità autonoma le cui potenzialità di rendere il trasporto più sicuro, più accessibile, inclusivo e sostenibile sono beneficiabili nel breve periodo. Nel marzo 2019 l’Unione ha adottato nuove regole con l’obiettivo di diffondere i C-ITS. Le specifiche di tali regole stabiliscono i requisiti legali minimi per interoperabilità tra i diversi sistemi usati, che sono nati spontaneamente ed in modo spesso slegato. L’8 luglio 2019 il Consiglio dell’Unione Europea ha tuttavia adottato una decisione di opporsi alla proposta per il regolamento delegato sui C-ITS.
Oltre agli obiettivi tecnici, è necessario definire e regole e strategie per gli appalti pubblici, infine, per sostenere e rafforzare lo sviluppo degli strumenti di pianificazione, dei sistemi di dati ad accesso pubblico e in tempo reale per consentire per l’ottimizzazione della mobilità integrata.
Solo la stretta sinergia tra l’adeguamento degli strumenti politico-legali e lo sviluppo della tecnologia legata alla trasformazione digitale nei trasporti, può portare al risultato di ottenere una riforma del sistema di trasporto che sia di beneficio per le persone e sostenibile per tutti gli stati membri.

Referenze
- Joint Research Centre (JRC). EU Science Hub;
- Commissione Europea – Reflection paper on harnessing globalisation
- Il programma di ricerca e Innovazione Horizon Europe;
- Shift2rail, il programma per la ricerca e l’innovazione dedicato al trasporto ferroviario