Cosa è Repubblica Digitale
Repubblica Digitale è l’iniziativa strategica nazionale promossa dal Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri con l’obiettivo di combattere il divario digitale di carattere culturale presente nella popolazione italiana, per sostenere la massima inclusione digitale e favorire l’educazione sulle tecnologie del futuro, accompagnando il processo di trasformazione digitale del Paese.
I principi di Repubblica digitale:
I principi dell’iniziativa sono scritto nel Manifesto per la Repubblica digitale. noi tutti aderenti all’iniziativa:
PROPONIAMO
Manifesto di Repubblica Digitale
che lo Stato, i cittadini, le formazioni sociali e le imprese collaborino insieme per sviluppare la cultura scientifico-tecnologica e contrastare ogni forma di analfabetismo digitale – per le stesse ragioni e con la stessa determinazione con la quale, nel secondo dopoguerra, si superò l’analfabetismo linguistico – nonché ogni forma di discriminazione nell’accesso agli strumenti di cittadinanza digitale
Ecco quali sono i principi
1 – Educazione digitale

Cultura informatica e competenze digitali sono requisiti essenziali della per ogni persona della nostra comunità.
Ciascuno di noi (istituzioni, imprese e persone) deve investire le proprie risorse (si pensa sempre a quelle economiche, poi al tempo, poi alla capacità, ma la prima risorsa è la volontà) nel loro sviluppo in quanto fattori determinanti per la crescita, la competitività e il benessere personale e collettivo, combattendo ogni forma di analfabetismo digitale anche attraverso la scuola, l’università, i mezzi di comunicazione di massa ed anche iniziative finalizzate alle competenze professionali.
2) Cittadinanza digitale

La tecnologia digitale può favorire lo sviluppo cittadinanza basata su informazione di qualità. Ad esempio è importante riuscire a distinguere tra informazioni scientifiche scritte da una persona che sa usare bene wordpress rispetto alle informazioni scientifiche scritte negli articoli censiti nel database Scopus, il più importante strumento mondiale per valutare la qualità delle pubblicazioni scientifiche, tecniche, mediche e sociali.
Il digitale progettato ponendo attenzione ai diritti dei cittadini può diventare la lingua comune nel dialogo tra cittadini, amministrazioni pubbliche e imprese e contribuire al superamento delle diseguaglianze. E’ importante però che il digitale diventi uno strumento accessibile a tutti, sia a chi ricerca informazioni, ma anche a chi ha contenuti importanti da proporre e che però non conosce i metodo di scrittura nel web.
Pubblico e privato rendono disponibili i propri servizi in forma digitale in maniera accessibile e a misura di cittadino senza creare nuove barriere tecnologiche e abbattendo quelle esistenti.
4) Digitale etico, umano e non discriminatorio

Il digitale può diventare uno spazio di eguaglianza e di sviluppo delle comunità e degli individui, può contribuire all’eliminazione di ogni ostacolo di ordine sociale, economico, geografico, tecnologico e culturale che può impedire di fatto l’uguaglianza tra i cittadini. Ad esempio oggi esistono tecnologie che permettono di confrontarsi in diretta con esperti che si trovano a 50.000 km da noi che non parlano neanche la nostra lingua: questa deve diventare una possibilità per tutti, e non solo per chi conosce cosa sia un webinar oppure un sistema di interpretariato simultaneo.
Il digitale deve essere etico e antropocentrico, deve divenire uno strumento a supporto dei nostro valori costituzionali: il diritto al lavoro, il diritto alla pari dignità, il diritto alla salute, ecc.. Pubblico e privato devono progettare, sviluppare e fornire i loro servizi nel rispetto dei valori etici fondamentali riconosciuti nel nostro Paese e nel resto del mondo ponendo la persona e la comunità al centro.
Italia: Strategia nazionale per le competenze digitali
IL 17 dicembre 2019 l’iniziativa “Repubblica Digitale” è stata inclusa dal Ministro per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione (MID) nel documento “Italia 2025 – Strategia per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione del Paese”, come l’iniziativa strategica nazionale per lo sviluppo delle competenze digitali.
L’8 aprile 2020 “Repubblica Digitale” è stata inserita tra le Coalizione Nazionale nella Digital Skills and Jobs Coalition promossa e coordinata dalla Commissione Europea, che ha anche emanato il documento COM/2020/67 “Plasmare il futuro digitale dell’Europa” e ci tieni informati sugli aggiornamenti periodici
In Italia, il 21 luglio è stata approvata la “Strategia nazionale per le competenze digitali”. Quattro sono gli assi di intervento della Strategia elaborata nell’ambito dell’iniziativa “Repubblica digitale“:
- Istruzione e Formazione Superiore – per lo sviluppo delle competenze digitali nell’ambito dei cicli d’istruzione per i giovani con il coordinamento del MIUR ;
- lavoratori attivi – per garantire competenze digitali adeguate presso le imprese, le istituzioni e le organizzazioni del terzo settore, incluse le competenze per l’e-leadership, con il coordinamento del MISE e del Ministro per la Pubblica Amministrazione.
- Competenze specialistiche ICT – per potenziare la capacità del Paese di sviluppare competenze per nuovi mercati e nuove possibilità di occupazione, in gran parte legate alle tecnologie emergenti e al possesso delle competenze indispensabili per i lavori del futuro;
- Cittadini – per sviluppare le competenze digitali necessarie a esercitare i diritti di cittadinanza e la partecipazione consapevole alla vita democratica..

Le priorità digitali nel lavoro
Nel settore delle imprese la priorità descritta nella strategia di “Repubblica Digitale” è potenziare le competenze digitali, sia di base che specialistiche, di tutto il personale e a tutti i livelli funzionali con particolare attenzione al contrasto al divario digitale di genere, indirizzare gli stakeholder ad avere maggiore consapevolezza delle nuove tecnologie, ammodernare i processi produttivi aziendali, anche attraverso una formazione efficace, migliorando al contempo l’utilizzo e l’accesso alle reti di telecomunicazioni.

L’impatto che si intende produrre può essere sintetizzato in:
- maggior diffusione delle competenze digitali di base tra tutti i lavoratori;
- maggior numero di lavoratori con competenze digitali specialistiche;
- ammodernamento dei processi produttivi;
- maggiore trasferimento tecnologico verso le imprese;
- maggiore sinergie tra le imprese e l’istruzione;
- maggiore interazione tra imprese digitali e imprese tradizionali;
- moltiplicazione delle iniziative nazionali in materia di tecnologie emergenti quali , IoT, cybersecurity, Intelligenza Artificiale, ecc.;
- facilitazione nell’accesso alle reti di telecomunicazioni in banda ultralarga.
Competenze digitali nei trasporto e nelle costruzioni: l’iniziativa dell’Istituto CREVIT in repubblica digitale
Anche l’Istituto CREVIT intente offrire il proprio contributo all’innovazione digitale aderendo al progetto “Repubblica digitale“.
Sul sito web del Ministero per l’Innovazione tecnologica e la digitalizzazione, le principali info sul progetto dell’Istituto CREVIT per la Repubblica digitale.
Il progetto si rivolge a persone, organizzazioni e collettività con l’obiettivo di promuovere l’educazione al digitale: per studenti, neolaureati, professionisti e aziende attive nei settori dei trasporti e delle costruzioni. Avere una base solida nelle competenze digitali consente avanzamenti lavorativi, facilita la costruzione di reti sociali e la comunicazione tra aziende e professionisti. Questi sono gli spunti da cui derivano i tre principali fronti di azione.
- Comunicazione: redazione di articoli tecnico-scientifici e organizzazione di convegni a scopo informativo.
- Disseminazione: corsi di formazione, seminari, per trasferire conoscenze.
- Networking: promozione della collaborazione tra le organizzazioni e le persone per individuare sinergie utili a creare prodotti, processi e servizi realizzati grazie alle competenze certificate, anzitutto quelle basate sui sistemi di accreditamento riconosciuti da ACCREDIA.


Se vuoi approfondire il progetto di Istituto CREVIT segui la pagina “Competenze digitali nei trasporti e nelle costruzioni“
Riferimenti esterni
- Dipartimento per la Trasformazione Digitale;
- Scopus, la banca mondiale delle pubblicazioni scientifiche;
- Italia 2025 – Strategia per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione del Paese;
- Decreto “Strategia nazionale per le competenze digitali“